Nove opere fondamentali per la città al vaglio del Ministro dei Trasporti.
Una lista con nove opere urgenti, nove infrastrutture di cui Genova ha assolutamente bisogno. Il presidente della Camera di commercio di Genova, Luigi Attanasio l’ha consegnata alla ministra dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli, arrivata a Genova per la posa del primo impalcato del nuovo ponte sul Polcevera. Al primo posto dell’elenco, messo a punto con il supporto di Uniontrasporti, c’è il Terzo Valico, poi il potenziamento e prolungamento della linea Novi Ligure-Tortona-Pavia, la gronda, le connessioni portuali, la nuova diga foranea, il raddoppio della ferrovia a Ponente, il tunnel della Fontanabuona, il prolungamento della metropolitana di Genova. E della lista delle infrastrutture da realizzare c’è anche lo skytram in Valbisagno, cioè la monorotaia sopraelevata per collegare Brignole e la Valbisagno.
“Dopo l’appello sul via alla gronda e il dossier sugli incidenti in autostrada – spiega il presidente della Camera di commercio di Genova, Luigi Attanasio – oggi abbiamo deciso di consegnare al ministro il quadro aggiornato delle opere necessarie per ovviare al problema di una rete autostradale e ferroviaria sottodimensionata rispetto al volume di traffico di merci da e per il porto”. Il prossimo passo sarà un incontro con le associazioni di rappresentanza delle imprese, dei lavoratori e dei professionisti “in cui esaminare nel dettaglio il dossier e stilare insieme la lista delle priorità” aggiunge Attanasio. Secondo il dossier la rete autostradale, costruita fra gli anni ’30 e ’70, da tempo è “insufficiente” in particolare per quanto riguarda le tratte di attraversamento del Ponente cittadino e della Val Polcevera. La rete ferroviaria è sottodimensionata: “le reti regionali sono problematiche per la morfologia del territorio, i molti tratti tortuosi e le numerose gallerie, ma anche per la vetustà delle linee e la presenza di alcuni segmenti ancora a binario unico”. Ancora: “I fasci di binari all’interno del porto non sono adeguati ai nuovi standard del trasporto merci ferroviario, e sono frequenti i casi di saturazione nei terminal con l’impossibilità di ricevere i treni”.