“La stesura del Piano di sviluppo strategico (Pss) è in dirittura d’arrivo e l’Amministrazione regionale, supportata da professionisti esperti, sta concludendo le verifiche tecniche relative all’applicazione dei criteri sulla base dei quali sono stati identificati i Comuni che formano la Zona logistica semplificata (Zls)”.
È quanto ha reso noto l’assessore regionale alle Infrastrutture Graziano Pizzimenti, illustrando in V Commissione consiliare assieme agli assessori alle Finanze, Barbara Zilli, e alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, l’iter e i contenuti del documento che, una volta approvato dalla Giunta regionale, sarà allegato all’istanza di istituzione della Zls che verrà presentata dal governatore Massimiliano Fedriga e, dopo un percorso istruttorio con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, porterà all’istituzione della Zls FVG della durata di sette anni.
Il Pss approfondirà l’analisi territoriale, delle infrastrutture e dei nessi economico-funzionali, illustrerà l’elenco dei Comuni che formano la Zls e affronterà gli aspetti di semplificazione amministrativo- procedurale, dei benefici per gli insediati, nonché gli elementi gestionali della Zl, oltre che degli aspetti relativi alle aree per gli aiuti di Stato a finalità regionale.
Dopo aver ribadito le caratteristiche e le opportunità della Zls – benefici di cui le imprese insediate fruiranno in termini di semplificazioni amministrativo-procedurali, di credito d’imposta, ecc. – Pizzimenti ha evidenziato come la ragione della scelta dei territori derivi dall’applicazione di specifici criteri di tipo territoriale e strategico, quantitativo e qualitativo, attraverso l’analisi di una serie di indicatori.
“In sintesi i criteri sono undici e sono raggruppabili in tre classi: criteri logistici, economici, green. Ciascun territorio comunale è stato valutato sulla base di tali criteri in modo rigoroso e scientifico e solo i territori caratterizzati da specifici valori rientreranno nella Zls”, ha chiarito Pizzimenti.
Da parte dell’assessore Bini è stata ribadita l’assoluta trasparenza del percorso fissato per legge e la qualità dell’impostazione dei criteri.
“La discrezionalità sulla scelta dei territori è del tutto bandita grazie ad un’analisi approfondita. A settembre scorso l’Amministrazione regionale ha fatto proprie le indicazioni strategiche suggerite dal gruppo di consulenti nominati, condividendo le indicazioni all’interno di riunioni specificamente indette con le categorie economiche e gli enti coinvolti nel percorso di definizione del Pss e parallelamente le associazioni di categorie e gli enti economici di secondo livello hanno svolto un lavoro di analisi e di identificazione delle opportunità di investimento e sviluppo del territorio. I due documenti di studio, il lavoro realizzato dalla Camera di commercio della Venezia Giulia con il supporto tecnico di Uniontrasporti e lo studio commissionato alla Ralian Research & Consultancy su mandato di Confindustria Udine e del Consorzio di sviluppo economico del Friuli, sono alla base dell’individuazione e utilizzo di coefficienti puntuali che indentificano lo stato di fatto delle aree”, ha commentato Bini, rispondendo anche alle richieste di maggiore coinvolgimento da parte dei consiglieri di opposizione.
“La Regione ha seguito pedissequamente il percorso previsto dalla normativa e di conseguenza, dopo il passaggio in Giunta per l’approvazione, il Piano verrà messo a disposizione dei consiglieri”, ha assicurato l’assessore.
In merito all’iter di approvazione della Nuova Carta degli aiuti a finalità regionale, in base alla quale le risorse statali per il credito d’imposta saranno destinate alle imprese localizzate in aree “zona c” della Carta, l’assessore Zilli ha aggiornato i consiglieri, rimarcando come “la Zls e gli aiuti a finalità regionale siano strumenti finanziari e di semplificazione amministrativa imprescindibili per dare attuazione alla grande mole di risorse utili per uscire dalla crisi e quindi veicoli per consolidare la crescita del Friuli Venezia Giulia post pandemia”.
Zilli sull’individuazione delle aree oggetto di aiuti a finalità regionale ha spiegato che “la Regione ha scelto di garantire continuità alle aree individuate nel settennato precedente ampliandole, visto che il negoziato con il Governo ha permesso di basarsi su aree con un numero di abitanti pari a 210 mila abitanti, ovvero il doppio rispetto al passato. Si tratta quindi – ha concluso Zilli – di un risultato assolutamente soddisfacente”. ARC/EP/pph
https://www.regione.fvg.it/