Si tratta di 361,7 milioni, ma le Regioni devono presentare i progetti di fattibilità
Via libera del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, per lo stanziamento destinato allo sviluppo delle ciclovie turistiche in Italia. L’indicazione è arrivata attraverso il Sottosegretario Michele Dell’Orco in Conferenza unificata con le Regioni. Semaforo verde quindi per i 361,78 milioni di euro destinati alla nascita del Sistema nazionale delle ciclovie turistiche.
Si tratta di una infrastruttura che ha l’obiettivo di promuovere la cosiddetta mobilità “dolce” collegandola anche al turismo.
A indicare gli intenti dell’investimento è stato un comunicato dello stesso Ministero che ha spiegato: “Lo schema di decreto, predisposto dal ministro Toninelli di concerto con il ministro della cultura Alberto Bonisoli è pronto e individua i criteri di ripartizione delle risorse stanziate nel 2015 e nel 2016, disciplinando la progettazione e realizzazione delle opere. Costituisce inoltre un tavolo permanente di monitoraggio per la verifica del raggiungimento degli obiettivi”.
Stanziati i fondi, la parola passa adesso alle Regioni. Sono queste infatti che devono presentare gli studi di fattibilità (che avevano già avuto un sostegno pari a 5 milioni di euro); operazione che deve avvenire in tempi brevi. In questo ambito, occorre tenere conto che una buona parte di ciclovie è già esiste, ma deve essere messa in rete. Fra i percorsi ciclabili interessati sono: il Grab di Roma, il Grande raccordo ciclabile, le Ciclovie del Sole e del Vento (Verona-Firenze e Venezia-Torino); la ciclovia dell’Acquedotto pugliese, quelle del Garda, della Sardegna e della Magna Grecia; e poi la ciclovia Tirrenica, la ciclovia Adriatica e la Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia.
Si tratta – ha spiegato ancora il Ministero -, di un importante investimento per il destino economico di tante aree del Paese: finalmente si punta su opere in perfetta simbiosi con il territorio circostante, sulla mobilità sostenibile e in particolare la ciclabilità e su una forma di fruizione turistica del territorio che porterà certamente posti di lavoro e opportunità economiche per i territori attraversati dalle ciclovie. Un progetto trasversale, condiviso e sostenuto da diverse forze politiche, e finalmente attuato.
Andrea Zaghi