Uniontrasporti, società in house del sistema camerale, è partner del progetto europeo European Railway Freight Line System (ERFLS), cofinanziato dal programma Connecting Europe Facility (CEF Transport). Il progetto ha l’obiettivo di studiare la fattibilità di un sistema innovativo per il trasporto combinato delle merci lungo il corridoio Reno – Alpi, per incrementare l’utilizzo del trasporto ferroviario e costruire una catena di trasporto multimodale innovativa attraverso l’ottimizzazione dei flussi di traffico regionali e internazionali.
Il sistema ERFLS potrà affiancare il trasporto ferroviario tradizionale, basato su collegamenti point-to-point, basse frequenze e volumi elevati, proponendo un’organizzazione basata su fermate multiple in più terminal intermodali, frequenze più elevate, con orari regolati secondo una logica similare a quella adottata attualmente per i collegamenti intercity per i passeggeri.
La realizzazione di questi obiettivi porta con se anche una nuova idea di terminal intermodale, introducendo il concetto di “smart terminal”, attrezzato con sistemi tecnologici innovativi per facilitare le operazioni di carico/scarico, riducendo i tempi di sosta del treno nel terminal, producendo, perciò, significativi vantaggi sull’intera catena logistica.
Lo studio ruota intorno a 6 case studies rappresentati da altrettanti terminal intermodali presenti lungo il corridoio Reno-Alpi.
Sul versante italiano il caso studio è il CIM di Novara. Il progetto, che terminerà a fine 2018, è suddiviso in 5 macro attività che affrontano i diversi aspetti legati alla realizzazione di tale servizio. Uniontrasporti è coinvolta, con specifico riferimento al lato italiano, nelle azioni per la descrizione dello stato attuale dei terminal e per l’individuazione delle misure necessarie alla trasformazione in smart terminal delle infrastrutture analizzate. Inoltre, in qualità di leader dell’attività, segue la definizione degli indicatori per la valutazione dell’impatto socio-economico e ambientale di ERFLS sul territorio e sulle attività del terminal.
Questo impegno ha permesso a Uniontrasporti, da un lato, di arricchire il proprio bagaglio di relazioni con enti istituzionali, gestori di infrastrutture, imprese e centri di ricerca a livello internazionale, dall’altro, di acquisire gli strumenti e il know how necessari per partecipare in maniera attiva alla redazione di proposte progettuali e alla gestione di risorse e di gruppi di lavoro internazionali. Inoltre, le diverse attività hanno contribuito alla formazione di un corpo di conoscenze di tipo tecnico e normativo utile per confrontare le diverse realtà internazionali e coglierne le differenze e le similitudini, i punti di forza e le debolezze.
Il lavoro di ricerca e sintesi delle informazioni, soprattutto di tipo statistico, ha comportato alcune criticità legate alla confrontabilità dei dati. Infatti, nonostante la presenza di strumenti e piattaforme comuni (ad es. Eurostat), ci sono ancora numerose differenze tra i Paesi nelle modalità di raccolta e di diffusione dei dati statistici, così come nella produzione di studi e statistiche in lingua inglese oltre che quella nazionale. Inoltre, si evidenzia da parte di molti operatori del settore una sostanziale chiusura alla diffusione di informazioni che riguardano i volumi di traffico realizzati che, a seguito della liberalizzazione del mercato dei trasporti, sono considerati dati sensibili nell’ambito delle proprie strategie commerciali.
Le competenze acquisite e le relazioni sviluppate, grazie anche alla partecipazione ad altri programmi europei in anni precedenti, hanno permesso a Uniontrasporti di partecipare, in rappresentanza del sistema camerale italiano, alla costituzione dell’Interregional Alliance for the Rhine – Alpine Corridor EGTC, un gruppo di interesse territoriale europeo costituito nel 2015 per facilitare la cooperazione transnazionale lungo l’asse che collega i porti di Genova e Rotterdam.
Per il futuro si prevede un rafforzamento della collaborazione con gli altri membri dell’EGTC Rhine – Alpine per la partecipazione a ulteriori iniziative progettuali. Le tematiche trattate, inoltre, permettono la replicabilità e l’estensione dell’esperienza ad altre realtà economiche e territoriali interessate dalle reti infrastrutturali europee, sempre nell’ambito del trasporto sia di passeggeri che di merci.
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