ROMA – “Nel primo pomeriggio di oggi ho incontrato il viceministro alle Infrastrutture e alle mobilità sostenibili Galeazzo Bignami, con il quale ho parlato a 360 gradi delle priorità infrastrutturali che servono per rendere competitiva la Toscana, con particolare riguardo alla SS1 Aurelia, il famoso Corridoio Tirrenico, e la E78, meglio conosciuta come la Grosseto-Fano, e ho consegnato il Libro bianco sulle priorità infrastrutturali della Toscana, elaborato da Unioncamere Toscana, che ne raggruppa le priorità”, annuncia il deputato e coordinatore regionale Toscana di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi.
“Sono tante le priorità infrastrutturali che sono sul piatto – commenta Rossi – e non solo quelle riguardanti le opere stradali, sicuramente indifferibili e importantissime, ma anche quelle ferroviarie, e perché no, anche quelle riguardanti la digitalizzazione delle reti e la banda larga. Opere della quale tutta la Toscana urgentemente necessita, in special modo la parte meridionale con le provincie di Grosseto, Siena e Arezzo da sempre dimenticate dai precedenti governi di centrosinistra, compreso il governo regionale”.
“Il Corridoio Tirrenico, in particolare – spiega –, rappresenta un progetto che ha subito in oltre 50 anni diverse fasi di stallo ed è stato oggetto di numerose revisioni, riprogettazioni e ridimensionamenti, che hanno inevitabilmente rallentato l’esecuzione dell’opera, favorendo una situazione di immobilismo, nonostante Uniontrasporti la definisca “priorità nazionale”. In Toscana il progetto SAT, che prevedeva la realizzazione dell’intera tratta autostradale tra Livorno e Civitavecchia (242 km), ha visto il completamento dei due soli tratti tra Livorno e Rosignano (37 km) e tra Rosignano e San Pietro in Palazzi (4 km), e nel Lazio è stato completato il tratto tra Civitavecchia e Tarquinia (15) km”.
“Di recente – prosegue il deputato di FdI – si è formalizzato il trasferimento della concessione dei progetti e delle autorizzazioni da SAT ad Anas: il progetto è al vaglio del Consiglio superiore dei lavori pubblici e il progetto di completamento autostradale è stato accantonato in favore di un adeguamento della SS1 Aurelia a quattro corsie nei tratti attualmente mancanti con la messa in sicurezza degli stessi. Proprio la messa in sicurezza dell’attuale viabilità della SS1 Aurelia è quindi prioritaria, per cercare di prevenire l’incidentalità che, soprattutto sulla tratta grossetana, è significativa (tra l’altro è il tratto dove vi è deceduto l’ex ministro Altero Matteoli)”, conclude Rossi.
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