Il monito del presidente della camera di commercio alla tavola rotonda organizzata con Uniontrasporti: “Il treno del pnrr sta passando adesso, inutile dire che non tornerà”
l sistema produttivo industriale, nella nostra regione, negli ultimi trenta anni non è cresciuto anzi, forse, ha perso qualcosa. Non vi pare che sia giunta l’ora di chiederci almeno il perché?”. Questo il monito che il presidente della camera di commercio Pescara-Chieti Gennaro Strever lancia dalla tavola rotonda tenutasi a Pescara “Il sistema camerale per lo sviluppo infrastrutturale abruzzese e la ripresa dell’economia” organizzata in collaborazione con Uniontrasporti. “Scontiamo decenni di politica industriale fatta di attese, rallentamenti, permessi e vincoli burocratici – aggiunge -. Non possiamo continuare ad accumulare ritardi: il treno del Pnrr sta passando adesso ed è inutile dire che non tornerà. Per conto del sistema camerale che rappresento, mi impegnerò e ci impegneremo per diventare un’amministrazione ancora più snella e a servizio delle imprese e dei cittadini ma mi aspetto, anche, un lavoro di squadra per il bene comune dell’intero Abruzzo”.La camera di commercio Chieti Pescara, in sinergia con la camera di commercio del Gran Sasso d’Italia e con il supporto tecnico di Uniontrasporti, fa quindi sapere, ha avviato un’iniziativa progettuale che prevede momenti di confronto e concertazione al fine di individuare le opere strategiche per il tessuto imprenditoriale e sviluppare eventuali approfondimenti progettuali, mettendo al primo posto le esigenze e i fabbisogni del sistema imprenditoriale locale.
Alla folta platea intervenuta, il presidente Strever fa notare che la regione Abruzzo, nonostante stia al centro dell’Italia, rischia di rimanere lontana da tutto e da tutti per mancanza di infrastrutture adeguate ai tempi richiesti dal mercato. Nella Val di Sangro e nel vastese, per esempio, ci sono industrie come Seve, Honda,, Pilkington, Denso che, insieme, rappresentano ben oltre il 50% del Pl della regione le quali, scontando la limitatezza dei porti abruzzesi, sono costrette a movimentare le merci attraverso quelli campani. Quindi la questione Val di Sangro e le sue infrastrutture viarie e la valle Trigno che “più che una strada sta diventando un cimitero per quanti morti si sono abbattuti su di essa”, chiosa Strever che parla anche dei trasporti ferroviari confrontando la linea Pescara Roma con l’alta velocità Roma Milano. “Un esempio per tutti in materia di semplificazioni amministrative – aggiunge il direttore di Uniontrasporti Antonello Fontanili: in Italia, ci sono 65.000 leggi a livello nazionale e 75.000 leggi regionali, a differenza di Germania e Francia che ne contano, rispettivamente 7.000 ed 8.000 circa”. Tra i primi risultati della ricerca va evidenziato che, per ciò che concerne i fabbisogni infrastrutturali e logistici delle imprese del settore manifatturiero e dei trasporti, di fondamentale importanza sono gli investimenti in digitalizzazione e innovazione, in particolare sulla banda larga. “E’ dal 2012 – conclude – che cerchiamo di far capire alle imprese quali sono le opportunità derivanti da una connessione performante ma manca l’impalcatura: gli operatori indicati dal ministero dello sviluppo economico sono ancora in forte ritardo e agli operatori privati non conviene investire su aree periferiche sulle quali, spesso, si concentrano le imprese”.
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