“Le problematiche che affliggono il nostro territorio sotto questo aspetto sono anche troppo note” è il pensiero del presidente della Camera di Commercio di Sassari, Stefano Visconti
L’obiettivo dei report di Unioncamere Uniontrasporti è fornire alcuni primi elementi utili ad identificare, in chiave strategica, le priorità di sviluppo infrastrutturale della Sardegna che hanno l’obiettivo di migliorare i livelli di mobilità e di trasporto delle imprese. Posto che la dotazione di infrastrutture di trasporto rappresenta per il sistema produttivo un aspetto fondamentale per il rafforzamento e lo sviluppo del tessuto imprenditoriale, incide sulle scelte di insediamento di nuove attività produttive nonché sulle necessità logistiche delle imprese.
La funzione della Camera di Commercio di Sassari in questa fase, non è solo di analisi, ma anche e soprattutto di impulso e proposta. Per un territorio che chiede strategie di sviluppo infrastrutturale a beneficio delle imprese che vi operano.
“Le problematiche che affliggono il nostro territorio sotto questo aspetto sono anche troppo note – è il pensiero del presidente della Camera di Commercio di Sassari, Stefano Visconti- per questo il sistema delle imprese che rappresentiamo deve stimolare un cambio di passo. Pur consapevoli delle difficoltà oggettive, per un territorio caratterizzato dall’esigua densità di popolazione, la nostra regione non può continuare a fare i conti con un sistema infrastrutturale deficitario, se non, in più di una circostanza inesistente che di fatto penalizza tutti i settori trasversalmente, dalle produzioni fino al turismo.”
Questo il ruolo camerale, che si è riunito ieri con il consiglio al completo, per ribadire l’importanza di interventi forti e capaci di sostenere la crescita. Per eliminare le barriere allo sviluppo che condizionano lo sviluppo delle imprese isolane. Per un’azione non veda la Sardegna sempre in fondo alle classifiche per la qualità delle infrastrutture su cui può contare.
“Il Programma Infrastrutture rappresenta un’opportunità per il sistema camerale per tornare a svolgere un ruolo strategico nello sviluppo infrastrutturale dei territori, già ampiamente ricoperto negli anni passati con forti investimenti nei principali settori infrastrutturali. In quest’ottica, Uniontrasporti sta supportando 10 Unioni regionali e 59 Camere di commercio nella realizzazione di tavoli che porteranno all’individuazione di quelle opere indifferibili e necessarie per rendere le imprese locali più competitive sui mercati internazionali” ha sottolineato Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, presente all’incontro.
Infrastrutture stradali: tutte le province presentano un indicatore inferiore alla soglia di 50 punti (valore medio tra 0 e 100). Rispetto ad altre realtà sul territorio nazionale, è scarsa la consistenza della rete stradale, (è l’unica regione in cui la categoria autostradale è assente) e sono limitate le strategie di investimento in opere di adeguamento del sistema stradale. In termini di funzionalità, il quadro risulta meno allarmante se si considera il numero di incidenti stradali per km di strada, ma azioni migliorative sono auspicabili (l’indice di mortalità risulta particolarmente elevato in provincia di Nuoro, 15a in Italia).
Infrastrutture ferroviarie: il territorio sardo risulta molto deficitario per contesto, dotazione e funzionalità. La Sardegna unica regione insieme alla Valle d’Aosta in cui l’elettrificazione è assente, quasi totalmente a singolo binario, solo la provincia di Cagliari è parzialmente dotata di binario doppio) rispetto alla quale la provincia di Nuoro si posiziona all’ultimo posto in Italia (dopo Biella). E’ limitata la spesa per interventi ferroviari, (l’età media della flotta è di 18,4 anni in Sardegna contro i 15,4 anni in Italia).
Infrastrutture portuali: nonostante l’estensione delle proprie coste(2.128km),che rappresentano circa il 24% delle coste italiane e la numerosità degli scali,tutte le province presentano un indicatore sintetico inferiore alla soglia di 50 punti (valore medio tra 0 e 100) evidenziando importanti margini di miglioramento.
Infrastrutture aeroportuali: tutte le province presentano un indicatore sintetico inferiore alla soglia di 50 punti (valore medio tra 0 e 100), evidenziando una scarsa performance a livello regionale, nonostante sul territorio sardo siano presenti 3 aeroporti (Cagliari, Olbia e Alghero).
Infrastrutture logistiche: questa categoria risulta la meno performante, dato che sul territorio regionale non sono presenti interporti e, trattandosi di un’isola, non sono nemmeno presenti interporti al di fuori dei confini regionali che possano estendere la loro influenza sul territorio.
Investimenti. Le disponibilità finanziarie per le infrastrutture del Sud e Isole ammontano a 73,485 miliardi di euro (il 31% delle disponibilità nazionali) con un fabbisogno residuo di 21,337 miliardi, includendo nel calcolo eventuali fondi residui. In Sardegna sono previsti investimenti per 2.444 milioni di euro pari al 3% del Sud e Isole all’1% dell’Italia.
“Troppo esigui gli investimenti per un cambio di rotta – per la vicepresidente della camerale, Maria Amelia Lai- le nostre imprese hanno necessità di poter contare sui presupposti per la crescita. L’ente camerale, in questo senso, continuerà a sostenere le istanze del sistema economico affinchè questo stato di cose cambi al più presto e le nostre aziende possano essere competitive al pari delle altri”.
Per il sistema delle imprese l’ammodernamento della SS131 Carlo Felice è l’intervento considerato più urgente dalle imprese sia della manifattura (71,6%), che di trasporto e logistica (79,3%). Segue il potenziamento dell’itinerario stradale Sassari – Olbia rispettivamente con il 44,5% e il 48,9%.
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