Il ruolo degli enti pubblici, la crescita senza fine della GDO, il Covid e la crisi economica sono tutti fattori che stanno contribuendo a un radicale cambiamento dei mercati all’ingrosso. Queste strutture o si rinnovano, o rischiano di scomparire in un ruolo sempre più marginale.
A colloquio con Pietro Cernigliaro presidente ANDMI
Pietro Cernigliaro, presidente di ANDMI (Associazione nazionale direttori mercati all’ingrosso) non ha dubbi: “La pandemia prima, poi la crisi economica che si sta manifestando a livello mondiale, renderanno ancora più difficile la vita dei mercati. E il fallimento di importanti ditte commerciali qui operanti rappresenta un gravissimo sintomo da non sottovalutare. Inoltre occorre tener conto che, nel nostro paese, svolgono la loro attività oltre 100 mercati ortofrutticoli, fenomeno singolare se paragonato ai 16 mercati della Germania, i 22 della Francia e altrettanti della Spagna”.
Il futuro pare quindi indicare la necessità di una concentrazione fra mercati e, soprattutto, di una nuova cultura. E’ il momento di cambiare passo, insomma. “Dobbiamo far evolvere i mercati verso una più incisiva razionalizzazione e la costituzione di un ‘sistema’ nell’ambito di un nuovo modello di sviluppo: la quarta generazione MAA 4.0. Il progetto, presentato in occasione di uno specifico Convegno a Bolzano nel 2019 e successivamente perfezionato, ha consentito di individuare, in collaborazione con Uniontrasporti e FTL, un nuovo modello di mercato di 4° generazione, MAA 4.0: piattaforma logistica fortemente digitalizzata, capace di costituire l’hub terminale per i prodotti provenienti da fuori città, per poi redistribuirli nel centro urbano avvalendosi di mezzi ecologici, nel pieno rispetto dell’ambiente e del risparmio energetico: smart logistic platform green“.
ANDMI, grazie alla costituzione di un ‘Osservatorio’, vuole contribuire a questo cambio di passo. “Questo modello MAA 4.0 consentirebbe anche l’accorpamento del mercato digitale (marketplace) con la presenza fisica dei prodotti i vendita. L’Osservatorio MAA 4.0 avrebbe proprio lo scopo di promuovere, stimolare, monitorare questa irrinunciabile evoluzione dei mercati. Che richiede però anche un rinnovamento dei principi su cui si basa la gestione e il funzionamento del mercato: più dinamismo nella gestione e maggiore efficienza”.
In sostanza, occorre promuovere una nuova cultura orientata verso il futuro, “capace – sottolinea Cernigliaro – di captare le nuove tecnologie e le nuove idee e applicarle al mondo dei mercati, al fine di consentire il potenziamento dei loro punti di forza: il servizio pubblico (caratterizzato dai controlli igienico-sanitari e di qualità e la formazione del prezzo in condizione di reale libera concorrenza), la valorizzazione delle produzioni tipiche, soprattutto fresche, del territorio e il loro interfacciamento con il dettaglio tradizionale (soprattutto mercati rionali) dei centri storici (grande attrazione anche turistica) e la ristorazione di qualità”.
In quest’ottica, qualcosa si sta muovendo. Queste le principali iniziative nate negli ultimi tempi. Il nuovissimo FOODY a Milano, l’aggregazione di CAL Parma, CAAB Bologna, FOR Cesena, CAAR Rimini nella Regione Emilia Romagna, Comalca Catanzaro, il CAAT di Torino fortemente impegnato nella digitalizzazione. E a Bolzano si sta progettando, in collaborazione con l’Osservatorio MAA 4.0, il nuovo Mercato Generale che potrebbe rappresentare il prototipo di MAA 4.0, smart logistic platform green.
“Ma per promuovere questo ampio rinnovamento a livello nazionale – conclude il presidente – occorre una visione d’insieme, volta a promuovere una nuova cultura di settore che non solo accolga le nuove idee e tecnologie, ma sia anche rivolta all’accoglimento e all’inserimento di forze nuove: i giovani. Il che comporta anche una revisione degli orari dei mercati”.
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