GENOVA – Dodici opere prioritarie per dare un futuro alla Liguria: le ha individuate e presentate la Camera di Commercio di Genova che ha organizzato, sul tema dell’isolamento della nostra regione, un convegno a Terrazza Colombo.
Si parte dalle autostrade, funestate da anni di incuria e scarsa (o nulla) programmazione: il primo punto è il completamento del ponte di Genova e determinare in tempi stretti, questo è il tema più spinoso, il gestore della nuova infrastruttura. Poi c’è la Gronda, il cui riavvio deve essere accelerato, così come viene considerato essenziale il tunnel della Fontanabuona, la variante Aurelia bis e la realizzazione dell’autoparco di Genova.
Si passa poi alle infrastrutture ferroviarie: il Terzo Valico, il quadruplicamento della Novi-Tortona-Pavia, il nodo ferroviario di Genova, il raddoppio della linea Andora – Finale Ligure e della Pontremolese.
Massima attenzione anche ai cosiddetti nodi logistici: l’aeroporto, che deve essere potenziato nell’offerta, e la diga foranea, grande opera essenziale allo sviluppo del porto.
Infine la governance, aspetto di certo non secondario: la Camera di Commercio ha chiesto con forza l’istituzione di una sede territoriale genovese di Ansfisa, l’agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, in accordo da quanto previsto dal decreto Genova.
Lo studio, realizzato con il supporto tecnico di Uniontrasporti, individua anche le possibili fonti di finanziamento: la cosiddetta perequazione infrastrutturale, contenuta nell’articolo 22 della legge 42/2009, volta all’attuazione dell’art. 119 della Costituzione; un regime speciale in fase di distribuzione di risorse, ma anche nella valutazione delle priorità, analoga a quella che viene riconosciuta alle regioni più periferiche o alle isole. Potrebbero essere sfruttati anche i finanziamenti straordinari dell’Unione europea come i Recovery fund, il Recovery and resilience facility, il React – Eu, il Just Transition Fund, il Solvency Support Instruments, l’InvestEu e l’EU4Health Programme.
Il confronto andato in scena a Terrazza Colombo ha visto protagonisti i principali attori dell’economia genovese: padroni di casa il presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio e il segretario generale Maurizio Caviglia. Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, ha illustrato i contenuti del libro bianco, sono poi intervenuti Marco Novella (Confitarma), Massimo Giacchetta (CNA e vice presidente della Camera di Commercio), Giovanni Mondini (presidente Confindustria Genova), Felice Negri (presidente Confartigianato), Maurizio Rossi (editore di Primocanale, già membro della commissione trasporti del Senato), Paolo Odone (presidente Aeroporto Genova), Stefano Messina (presidente Assarmatori), Maurizio Michelini (presidente Ordine Ingegneri, Mario Ghini (segretario Uil Liguria) e Paola Bavoso (Cisl Liguria). Tutti hanno fornito il proprio contributo al coro d’allarme che dalla Liguria deve arrivare a Roma, nelle sedi del ministero dei Trasporti e del Governo nazionale.
Il documento presentato questa mattina sarà poi diffuso a tutte le associazioni di imprese, professionisti e lavoratori, così che possa essere sottoscritto e rilanciato: la Liguria, è il senso conclusivo dei lavori di oggi, ha bisogno urgente di infrastrutture all’altezza delle sue necessità, il tempo delle parole e delle richieste è finito. Ora è il momento di agire.
di Matteo Cantile
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