L’emergenza Covid-19 ha acceso un faro potente sulla logistica e in particolare sull’autotrasporto merci. Le imprese dell’autotrasporto, con abnegazione e senza mai fermarsi, hanno contribuito a garantire la sopravvivenza stessa della nazione, attraverso la puntuale consegna dei beni di prima necessità (farmaci e prodotti alimentari) pur tra crescenti difficoltà, come il progressivo esauriamento della liquidità. La funzione dell’autotraspoto è emersa come un gigante in queste settimane e ora il settore è chiamato a uno sforzo di modernizzazione per affrontare il futuro, che si annuncia complesso e ricco di nuove sfide. Spiega Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti (Unioncamere): «Il trasporto di merci su strada è rappresentato da almeno 5 elementi caratteristici: il conducente, il veicolo, il carico della merce, l’infrastruttura stradale e la documentazione di viaggio. Su tutti e 5 questi elementi, la cosiddetta “digital transformation” potrà portare sicuri miglioramenti in termini di efficienza, sicurezza e competitività».
Ma quali sono le principali tecnologie che possono rivoluzionare il mondo del trasporto merci su strada? Risponde l’esperto di Uniontrasporti: «Tra le novità tecnologiche a sostegno dell’autotrasporto – dice Fontanili – c’è la telediagnosi, che consente di sorvegliare continuamente e in tempo reale lo stato del veicolo. Questo tipo di tecnologia offre la possibilità agli autotrasportatori di guadagnare in efficienza sulla manutenzione della loro flotta (allungando così la vita media del veicolo) e, in caso di guasto, di conoscere la tipologia di problema rilevato e l’officina più vicina dove portare il veicolo». Altro elemento caratteristico del trasporto merci su strada riguarda il carico di merce da trasportare. «Anche su questo aspetto – nota Fontanili -, l’innovazione tecnologica sta intervenendo in maniera massiccia con lo sviluppo di piattaforme di collegamento tra domanda e offerta di trasporto merci al servizio delle centinaia di imprese che, quotidianamente, devono reperire un trasportatore per le proprie merci, nonché degli spedizionieri che fanno da tramite in questo processo. Queste piattaforme hanno l’obiettivo di digitalizzare il processo di spedizione delle merci, ottimizzandolo in termini di tempi e costi, rifacendosi al modello tipico della sharing economy e permettendo all’azienda di scegliere lo spedizioniere e persino il singolo trasportatore».
Se consideriamo il ruolo del conducente e del suo veicolo, non possiamo non parlare di guida autonoma. «Nel campo dell’autotrasporto innovativo – conclude Fontanili – molte società si stanno concentrando anche sullo studio e lo sviluppo di prototipi di camion autonomi. Se da un lato questo rivoluzionerebbe drasticamente il settore del trasporto merci, dall’altro potrebbe intaccare il lavoro di numerosi professionisti dello spostamento di merci su strada».
di Marco Morino