L’Italia si conferma uno dei principali beneficiari: sostegno alle piccole imprese e per le opere infrastrutturali.
Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), fulcro del piano Juncker, ha mobilitato circa 393 miliardi di euro in investimenti in Europa dal 2015. È quello che emerge dai dati diffusi ad aprile della Banca europea per gli investimenti (Bei), partner strategico della Commissione europea nell’attuazione del piano Juncker.
Piano Juncker
L’Italia si conferma uno dei principali beneficiari del piano Juncker. Nel nostro Paese sono stati approvati finanziamenti pari a 9,8 miliardi di euro, che dovrebbero mobilitarne altri 63,6 di investimenti aggiuntivi. In particolare, sono stati approvati 81 progetti dedicati a infrastrutture e innovazione e 78 accordi con banche intermediarie o fondi finanziati all’interno del piano Juncker. Si calcola che 340 Pmi e imprese a media capitalizzazione hanno potuto beneficiare di un migliore accesso ai finanziamenti.
In totale le operazioni approvate dal Feis in tutti gli Stati membri corrispondono a un volume totale di finanziamento di 72,8 miliardi di euro. La Bei ha approvato 524 progetti infrastrutturali per 53,8 miliardi di euro, generando 246,6 miliardi di euro di investimenti supplementari.
Principali interventi in Italia
Tra gli esempi di intervento in Italia ricordiamo l’ospedale di Treviso, con un finanziamento del piano Juncker di 70 milioni di euro e un valore totale degli investimenti pari a 267 milioni di euro. Il finanziamento a favore di Ospedal Grando S.p.A. va a sostegno della progettazione, della costruzione e del funzionamento della nuova Cittadella della Salute all’interno dell’ospedale di Treviso Cà Foncello. Il progetto prevede la ristrutturazione di alcuni edifici esistenti e la costruzione di nuovi impianti, compreso un centro medico potenziato con quasi mille posti letto e nuovi centri di ricerca e logistici. Gli edifici di nuova costruzione e quelli ristrutturati rispetteranno standard energetici più elevati consentendo risparmi e riduzioni delle emissioni di CO2.
Altri esempi includono l’efficientamento energetico del Centro Congressi di Fiera Milano, i contatori smart di Italgas, il potenziamento dell’aeroporto di Venezia, l’ammodernamento infrastrutturale di Acque Veronesi e Brianzacque, la posa di cavi internet a banda larga.
Benefici per le Pmi
Il piano Juncker ha portato benefici anche alle Pmi. Sono stati firmati 554 accordi di finanziamento tra il Gruppo Bei e gli istituti di credito per finanziare piccole e medie imprese in tutta Europa, per un valore di 19 miliardi di euro. Questi finanziamenti hanno il potenziale di generare 146 miliardi di euro di investimenti supplementari di cui beneficeranno 945mila Pmi.