Introdurre piattaforme di osservazione e monitoraggio del traffico, modelli di elaborazione dei dati e delle informazioni, servizi avanzati ai gestori delle infrastrutture, alla pubblica amministrazione e agli utenti della strada, nel quadro della creazione di un ecosistema tecnologico favorevole all’interoperabilità tra infrastrutture e veicoli di nuova generazione. Tutto al fine di promuovere la valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente, la realizzazione di infrastrutture utili, l’adeguamento tecnologico della rete viaria nazionale coerentemente con il quadro comunitario e internazionale di digitalizzazione delle infrastrutture stradali, anche a supporto di veicoli connessi e con più avanzati livelli di assistenza automatica alla guida, nonché ridurre l’incidentalità stradale e assicurare la continuità con i servizi europei C-ITS.
È questo l’obiettivo finale delle c.d. Smart Road per le quali è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 90 del 18 aprile 2018 il Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 28 febbraio 2018 recante “Modalità attuative e strumenti operativi della sperimentazione su strada delle soluzioni di Smart Road e di guida connessa e automatica”.
Considerato che in Europa sono stati stanziati circa 30 mld di euro fino al 2020 sulle infrastrutture di cui 6,5 mld di euro per l’Italia, al fine di favorire il progresso tecnologico delle infrastrutture, il MIT sta valutando la possibilità di vincolare l’erogazione dei finanziamenti all’adozione, da parte dei gestori dell’infrastruttura, di standard tecnologici minimi. Da qui la definizione di Smart Road.
Il processo di trasformazione digitale delle strade è finalizzato:
– alla conoscenza dei flussi e delle condizioni di deflusso ai fini del miglioramento:
1. della sicurezza stradale e della assistenza al viaggio ed alla guida;
2. della gestione del traffico;
3. della informazione avanzata ai viaggiatori;
4. della resilienza delle reti e della gestione degli scenari ordinari e di intervento;
– alla sicurezza stradale con la introduzione di soluzioni e servizi innovativi abilitati dalle tecnologie;
– alla interoperabilità con i veicoli di nuova generazione ed alla messa in esercizio di servizi C-ITS (Sistema di trasporto intelligente cooperativo), a partire da quelli denominati «Day-1» dalla piattaforma europea C-ITS.
Per le infrastrutture stradali, definite Smart Road, è, altresì, avviato un processo di ulteriore adeguamento tecnologico finalizzato a realizzare:
– una opportuna e moderna modalità di rappresentazione cartografica;
– metodologie di gestione e verifica dei dati di progetto, costruzione e esercizio delle infrastrutture ispirate ai principi del BIM;
– sistemi di monitoraggio orientati alla sicurezza strutturale degli elementi critici componenti le infrastrutture stradali.
In allegato il testo del decreto e gli allegati A, contenente le specifiche funzionali delle Smart Road, e B, con le disposizioni relative al contrassegno di Veicolo Sperimentale a Guida Automatica (VGA).